Il patrimonio italiano conta 4.976 tra musei, aree archeologiche e monumenti, una ricchezza che fa invidia a molti, ma che non sembra ancora valorizzata come meriterebbe.
E se la valorizzazione della cultura, della storia e dei personaggi che ne sono stati protagonisti, passasse attraverso le tecnologie digitali, le App, la realtà aumentata o i social network?
Venerdì scorso abbiamo partecipato alla presentazione del libro “Musei e media digitali” di Nicolette Mandarano (Carocci Editore, 2019) in cui l’autrice indaga proprio la relazione tra musei e comunicazione, affronta il tema della comunicazione museale online e analizza gli strumenti che possono essere impiegati per coinvolgere il visitatore.
Qual è il rapporto tra musei e media digitali? Quali sono i mezzi più adatti per creare un dialogo fra museo e visitatore? E ancora quali strumenti possono essere implementati per appassionare e coinvolgere il visitatore e per agevolare la fruizione e la comprensione delle opere?
Questi sono solo alcuni degli interrogativi che i direttori e i responsabili della comunicazione dei musei dovrebbero porsi. Un museo non può essere percepito come un luogo statico, magari vecchio e polveroso. La trasformazione digitale dei musei italiani é irrinunciabile.
Probabilmente anche il pubblico è cambiato. Non è più passivo, ma vuole sentirsi parte integrante del museo, contribuire a diffondere la sua identità. Il museo deve quindi impegnarsi a coinvolgere i visitatori ed estendere i propri confini geografico-culturali mediante l’adozione degli strumenti di comunicazione online, sfruttando le potenzialità dei vari canali digitali.
Nemmeno i musei, luoghi della memoria e del passato, possono sottrarsi alle innovazioni digitali. Tenere il passo con i tempi rispetto alle nuove tecnologie è fondamentale.
Una serata veramente interessante!